I bombardamenti attuati da Israele a dagli Stati Uniti alle postazioni militari degli Houthi non sembrano avere eliminato la minaccia alle navi in transito nel Mar Arabico e nel Mar Rosso. Infatti, il 28 ottobre 2024 il portavoce degli yemeniti Yahya Sarea ha rivendicato tre attacchi con missili e droni contro altrettanti navi, tra cui due portacontainer: la SC Montreal nel Mare Arabico e la Maersk Kowloon nell’Oceano Indiano occidentale. Maersk ha però smentito l’attacco alla sua nave. Il terzo cargo preso di mira dagli Houthi sarebbe la portarinfuse Motaro, mentre navigava al largo della costa occidentale dello Yemen.
Secondo Sarea, le tre navi avevano come scalo un porto israeliano. Altre fonti segnalano alcune esplosioni: la società britannica Ambrey nel ha rilevate due vicino a un mercantile a circa 14 miglia a sud-ovest di Al Dhubab e la UK Maritime Trade Operations ne ha rilevate tre a 25 miglia a sud del porto yemenita di Mokha. Gli Houthi ribadiscono che continueranno con queste azioni finché Israele non cesserà le sue operazioni a Gaza e in Libano.
Un articolo del Wall Street Journal afferma che la Russia sta fornendo informazioni satellitari agli Houthi attraverso l’Iran, per guidare con maggiore precisione gli attacchi di missili e droni. Il quotidiano statunitense non cita le fonti, secondo cui la trasmissione dei dati sarebbe mediata dalle Guardie Rivoluzionarie iraniane. Inoltre, alcuni elementi di questo corpo sarebbero in Yemen. Per la Russia gli attacchi nel Mar Rosso servono a destabilizzare l’economia europea e costringere gli Stai Uniti a impiegare risorse militari in Medio Oriente, distogliendole dall’Ucraina. Secondo fonti statunitensi, la Russia potrebbe fornire missili agli Houthi se proseguirà la guerra in Ucraina.
Da quando gli Houthi hanno preso di mira i mercantili nel Mar Rosso e nel Mare Arabico, ossia da novembre 2023, si registrano oltre cento attacchi con missili e droni aerei e navali, che hanno causato danni a 34 navi e l’affondamento della Rubymar nel febbraio 2024. A marzo un attacco alla True Confidence causò la morte di tre membri dell’equipaggio. Inoltre, a novembre 2023 un’azione degli Houthi sequestro la car carrier Galaxy Leader della compagnia israeliana Ray Shipping, che è ancora nelle loro mani.