L'Emilia Romagna torna a sognare in grande con la presentazione del nuovo progetto di sviluppo infrastrutturale dello scalo intitolato "Hub portuale Ravenna". Questo nuovo piano è suddiviso in due fasi e prevede interventi per l'approfondimento dei fondali al fine di permettere l'ingresso di navi di più grandi dimensioni, la realizzazione di due nuovi terminal per la movimentazione di container e di carichi rotabili e infine aree destinate alla logistica.
La prima fase dei lavori riguarda l'approfondimento dei fondali a -13,50 metri del canale marino e dell'avamporto e quello del Canale Candiano a -12,50 metri fino alla Darsena San Vitale, con il dragaggio di oltre 4,7 milioni di metri cubi di materiale. Verrà realizzata una nuova banchina di oltre mille metri che sarà destinata a terminal container sul lato destro del Canale Candiano e verrà raccordata alla linea ferroviaria. Oltre ad approfondire i fondali di altre banchine il progetto prevede l'inserimento di nuove piattaforme logistiche urbanizzate e attrezzate in area portuale per circa 200 ettari.
Il costo per gli interventi della prima fase dei lavori, che partiranno probabilmente nei primi mesi del 2019, è di 235 milioni di euro, mentre in seguito si procederà alla seconda fase con il completamento dello scavo dei fondali fino alla profondità di 14,5 metri. Per quanto riguarda le fonti di finanziamento, l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centro-Settentrionale che gestisce lo scalo ravennate ha comunicato che il Cipe nel 2012 aveva approvato il progetto preliminare "Hub portuale di Ravenna" con l'assegnazione definitiva dell'importo di 60 milioni di euro e la stessa port authority investirà fondi propri già disponibili per 55 milioni di euro. Completa il quadro delle risorse finanziarie la Banca Europea per gli Investimenti che alcuni anni fa aveva già approvato l'erogazione di un finanziamento di scopo sino a 120 milioni di euro per lo stesso progetto di sviluppo dello scalo.
Il disegno di sviluppo infrastrutturale appena descritto si inserisce nel più ampio programma di valorizzazione del porto di Ravenna che prevede anche altri investimenti nel potenziamento della rete di collegamento ferroviario (investimenti per circa 30 milioni da concordare con Rfi), nella costruzione delle opere infrastrutturali di supporto alla realizzazione di un impianto di stoccaggio e distribuzione di Gnl (progetto di Edison e Gruppo Pir) e l'ampliamento del terminal Ro-Ro destinato allo stoccaggio e trasporto di rimorchi stradali.
Nicola Capuzzo
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