Il Gruppo italiano RifLine ha avviato il trasporto marittimo dei container con la compagnia Kalypso durante la prima fase post-pandemica, nel 2001, quando i noli crebbero sempre più rapidamente. Ora che sono calati, il Gruppo non intende rallentare, anzi ha annunciato alla fine di luglio 2023 un ulteriore incremento di stiva tra il Mediterraneo e l’Asia. Dopo avere avviato il trasporto marittimo con due portacontainer da 1.100 teu ciascuna, ora ne ha quattro con capacità media di 2.500 teu.
“Valutiamo l’inserimento di nuove navi per aumentare la frequenza del servizio”, dichiara il fondatore e amministratore di RifLine Francesco Isola”. Egli aggiunge che nel 2023 la compagnia ha già superato la soglia dei 50mila teu, con l’obbiettivo di raggiungere nei prossimi anni 100mila teu sulle rotte dell’Asia orientale: “In particolare, il Bangladesh rimane un mercato fondamentale su cui siamo protagonisti con transit time più bassi rispetto a quelli che possono offrire i nostri concorrenti”.
Isola precisa che “il 2022 è stato un anno in chiaroscuro. Nonostante ciò l’azienda si aspetta di chiudere con oltre 200 milioni di euro di ricavi e con un utile di circa 4 milioni di euro. E per il 2023 ci aspettiamo un sostanziale aumento di volumi che avevamo registrato già nel 2022 e che è continuato nel corso del 2023. Per i prossimi anni la nostra sfida principale è legata agli interventi ambientali per ottimizzare e ridurre i consumi e adeguarsi alle nuove normative”.