Uno dei punti più importanti dell'intesa prevede l'invio di poliziotti britannici per il controllo del versante francese del Tunnel sotto la Manica e del porto di Calais. Inoltre, i due Paesi attueranno azioni congiunte contro i trafficanti di persone e attiveranno una squadra per inviare i migranti che non saranno accolti come profughi nel loro Paese. Il flusso dei migranti sta muovendo anche Bruxelles, che ora ritiene il fenomeno un problema comune dell'Unione. Un tema che sarà anche ripreso dal presidente Juncker nel discorso sullo stato dell'Unione, che terrà il 9 settembre.
L'accordo prevede anche il finanziamento britannico per nuovi equipaggiamenti di controllo, come barriere, telecamere e personale nell'area dell'Eurotunnel. Cosa che è già avvenuta nell'area portuale di Calais, dove nelle scorse settimane sono state installate reti alte quattro metri controllate con telecamere.
Resta aperto il problema dei migranti che cercano di nascondersi sugli autoarticolati che attendono in Francia l'imbarco sui traghetti o sui treni per la Gran Bretagna. I programmi di sicurezza prevedono aree di sosta recintate e controllate, ma ora molti migranti riescono ad attraversare la Manica nascosti nei camion, nella maggior parte dei casi senza che l'autista se ne accorga. Si stima che le imprese di autotrasporto britanniche abbiamo pagato almeno quattro milioni di sterline per multe erogate per il trasporto dei migranti. La multa è di 2000 sterline per ogni migrante sorpreso in suolo britannico sui veicoli. A questa cifra vanno aggiunti i costi per il rifiuto del carico attuato dai destinatari. La situazione è così grave che alcune imprese di autotrasporto britanniche non inviano più i camion ai porti francesi, usando altri porti del continente.
Secondo Frontex, nel solo mese di luglio sono entrati nell'area dell'Unione Europea, per mare e per terra, 107.500 migranti. Dall'inizio dell'anno, 240mila migranti hanno attraversato il Mediterraneo, sbarcando in Grecia e in Italia.
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