A gennaio 2020 è prevista la scadenza della cassa integrazione (o più precisamente l'indennità di mancato avviamento) per i cinquecento ex dipendenti del Taranto Container Terminal, lasciandoli così senza alcun reddito poiché l'impianto è stato dismesso. Ma sta arrivando il rinnovo per altri 24 mesi, all'interno di un emendamento alla Legge di Bilancio approvato dal ministero dell'Economia e delle Finanze. Nei giorni scorsi i sindacati confederali avevano sollecitato la proroga dell'ammortizzatore sociale, in attesa che la società terminalista turca Yilport, che ha vinto la concessione per il terminal, attivi l'impianto e possa ricollocare i lavoratori. Intanto emerge la proposta di cerare a Taranto un porto franco, che servirebbe anche a rilanciare l'economia dell'intera città dopo la crisi dell'Ilva.
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