L’indagine annunciata all’inizio di gennaio 2019 dalla Procura di Livorno nei confronti del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Stefano Corsini, e del suo segretario generale Massimo Provinciali, che ha portato anche alla loro interdizione dai pubblici uffici per un anno, è sfociata il 14 febbraio 2020 nel loro rinvio a giudizio, deciso dal giudice per l’udienza preliminare di Livorno, Mario Profeta. La Procura ha iniziato l’indagine nel 2016 sulla base della denuncia di un terminalista del porto di Livorno, secondo cui l'Autorità portuale avrebbe compiuto illeciti nella concessione temporanea di alcuni accosti della Sponda Ovest, quella da dove partono i traghetti. Con Corsini sono stati rinviati a giudizio altre sei persone, tra pubblici funzionari e imprenditori.
Per loro l’accusa è, a vario titolo, abuso d’ufficio e falsità ideologica o concorso in tali reati. L’accusa sostiene che l’Autorità ha prorogato troppe volte la concessione temporanea. La prossima udienza del processo è prevista per il 9 giugno 2020. Mentre il processo segue il suo corso, la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, dovrà decidere se intervenire sui vertici dell’Autorità o lasciarli immutati in attesa di una sentenza. Il fronte del porto si sta scaldando anche per una vertenza che coinvolge l’Agenzia per il lavoro temporaneo, che il 19 febbraio manifesteranno sotto la sede dell’Autorità portuale durante una sua riunione.
Un comunicato del Filt Cgil spiega che i lavoratori dell’Alp “stanno vivendo da mesi una crisi drammatica: i turni di lavoro continuano a diminuire e di conseguenza gli stipendi stanno diventando sempre più magri” e quindi chiedono all’Autorità di Sistema Portuale di agire e non trattarli più “come fantasmi”. Il sindacato aggiunge che la situazione è peggiorata a causa della guerra tra le imprese portuali “fatta di tagli sul costo del lavoro e il mancato rispetto delle regole”. La notizia dei rinvii a giudizio ha aumentato le preoccupazioni della Filt, perché peggiora la situazione del porto in una fase che richiede l’avvio d’investimenti per il rilancio.