Dopo una serie di attacchi con droni e missili contro i mercantili che navigavano davanti alle coste dello Yemen, che hanno causato lievi danni, nella notte tra il 18 e il 19 febbraio 2024 gli Houthi hanno compiuto l’attacco più grave, che ha costretto l’abbandono della nave da parte dell’equipaggio. Il bersaglio è la rinfusiera Rubymar, che batte bandiera del Belize ed è registrata in Gran Bretagna. È stata colpita alle 12.00 (ora locale) da due missili a circa 53 miglia al largo del porto yemenita di Mocha, mentre navigava verso nord, con destinazione la Bulgaria. Ora la Rubymar sta imbarcando acqua e rischia di affondare.
La Rubymar è lunga 172 metri e appartiene alla compagnia Golden Adventure Shipping, che ha sede nel porto britannico di Southampton. Non ci sono feriti tra l'equipaggio. Sempre lunedì, due proiettili sono esplosi vicino alla Sea Champion, un cargo con bandiera greca e proprietà statunitense (Mkm Chartering), mentre navigava a 100 miglia da Aden. In questo caso non ci sarebbero danni. Fonti degli Houthi affermano di avere abbattuto un drone statunitense.
Sul fronte opposto, il Central Comand degli Stati Uniti ha dichiarato il 19 febbraio di avere distrutto tre missili da crociera, un drone marino di superficie e uno sottomarino. Questa è la prima segnalazione di un sottomarino Houthi a guida autonoma. È anche il primo caso di un attacco a sciame attuato contemporaneamente dall’aria e dall’acqua, un segno di una escalation del conflitto.
Intanto in Europa, i ministri degli Esteri dell’UE hanno approvato la missione navale Eunavfor Aspides, che opererà per proteggere la navigazione commerciale in un'area che comprende il Mar Rosso, il Golfo di Aden, il Mare Arabico, il Golfo dell’Oman e il Golfo Persico. Il comandante dell’operazione sarà il commodoro greco Vasilios Griparis, mentre il comandante della forza sarà il contrammiraglio italiano Stefano Costantino. La squadra sarà composta da quattro fregate di Francia, Germania, Grecia e Italia. Il mandato dovrebbe durare un anno.