Continuano i guai per Mediterranean Shipping Company legati alla più grande scoperta di una spedizione di cocaina verso gli Stati Uniti, avvenuta il 19 giugno nel porto di Filadelfia da parte di una nutrita squadra della US Customs and Border Protection sulla portacontainer Msc Gayane da 9962 teu. In alcuni container imbarcati, gli agenti hanno trovato quasi diciotto tonnellate di cocaina pura, per un valore di 1,3 miliardi di dollari. La portacontainer è stata posta sotto sequestro e ancorata in una banchina del fiume Delaware.
Durante le indagini, US Customs and Border Protection hanno arrestato sei membri dell'equipaggio. La compagnia marittima svizzera non è accusata di alcun reato, ma la scoperta le sta portando conseguenze sempre più pesanti: prima il fermo della nave, giunto ormai alla terza settimana, poi la sospensione del certificato Customs Trade Partnership (C-TPAT), che in concreto significa maggiori ispezioni sulle sue navi. Il 9 luglio il Procuratore di Filadelfia William McSwain ha annunciato che la nave resterà ancora sotto la custodia del Tribunale, aggiungendo che si sta valutando la possibilità di una confisca, senza comunque precisare se saranno intraprese azioni contro l'armatore. In una nota diffusa dopo la scoperta della spedizione di cocaina, Msc ha dichiarato di collaborare pienamente con le indagini.
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