Il 24 luglio 2023 è avvenuto nel porto di Taranto un incidente mortale sul lavoro, che ha causato il decesso di un operaio di 31 anni. L’uomo stava stoccando un’ecoballa nella stiva di una nave, quando il carico da mille chili lo ha travolto. I soccorsi lo hanno trovato già morto e sono in corso le indagini per scoprire le cause dell’incidente ed eventuali responsabilità penali. In una nota, i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno dichiarato che “da una prima ricostruzione, sembrerebbe che tale dramma si sia consumato dentro un quadro di gravi criticità". Poi le tre sigle hanno proclamato uno sciopero di 24 ore dei lavoratori del porto di Taranto per il 27 luglio 2023.
Le tre sigle spiegano che “non abbiamo più bisogno di tavoli inconcludenti, ma di azioni e di risposte concrete da parte di tutte le istituzioni preposte alla salvaguardia della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, soprattutto in ambiti delicati come quelli portuali. In linea con le disposizioni vigenti nei porti, chiediamo l'istituzione della stop work authority, che permette al lavoratore di interrompere le attività quando a suo giudizio non siano svolte in maniera sicura e prevenire così ogni potenziale occasione di incidenti sul lavoro".
Questo è il terzo incidente mortale sul lavoro sulla banchina del porto pugliese, dopo quelli avvenuti a marzo 2022, quando un operaio è stato investito da un telaio meccanico, e dell’aprile 2021 un altro operaio venne colpito da una pala eolica.