Parte in salita il tentativo dell’Autorità portuale dello Stretto di scongiurare lo sciopero di 24 ore indetto dalla Uiltrasporti nello scalo di Tremestieri nell’ambito di una vertenza con la società che lo gestisce, la Comet. Anche dopo la convocazione di una riunione per il 10 gennaio, il sindacato ha confermato il fermo dei portuali dalle 12.00 di martedì 11 gennaio 2022 alla stessa ora del giorno successivo. L’obiettivo è trasformare i contratti da tempo parziale a tempo pieno. La banchina di Tremestieri opera soprattutto per i veicoli industriali che arrivano o partono per Villa San Giovanni, per poi proseguire lungo la penisola e un suo fermo (come è avvento in passato per motivi tecnici), intasa lo scalo storico di Messina e parte delle viabilità cittadina.
Confermando lo sciopero, il sindacato scrive che “dobbiamo registrare l’ennesima stucchevole presa di posizione della Comet. Infatti, la Comet, nonostante la convocazione dell’Asp dello Stretto, con nota del 5 gennaio, ha deliberatamente alzato i toni con la palese volontà di sabotare l’incontro del 10 gennaio per evitare il confronto sul merito della vertenza e la mediazione del presidente Mega. Inoltre, la Comet in maniera puerile ha aperto uno strumentale provvedimento disciplinare a carico del nostro delegato sindacale: episodio che, certamente, non aiuta a stemperare il clima conflittuale esistente. In tal senso, a scanso di equivoci e ai fini della chiarezza sul livello di rappresentanza sindacale, rammentiamo a Sicindustria e alla Comet che la Uil, nel porto di Tremestieri, conta l’adesione di oltre il 90% dei lavoratori”.
La nota sindacale termina affermando che “l’azione di sciopero del porto di Tremestieri dell’11 gennaio resta confermata e subordinata all’esito del previsto confronto di lunedì prossimo, durante il quale ogni singolo attore si assumerà pubblicamente davanti alla città le proprie responsabilità sui possibili disagi. Sarà quella la sede in cui valuteremo l’effettiva volontà della Comet per addivenire alla definitiva risoluzione delle molteplici ed ataviche problematiche dei lavoratori del porto di Tremestieri”.