Il 9 luglio 2020 il sindacato di base SiCobas ha avviato uno sciopero con presidio dei lavoratori del terminal container Conateco di Napoli. Il blocco dell’accesso al porto di via Pisacane ha anche causato intasamento nella viabilità circostante, con oltre un chilometro di coda di veicoli industriali. Il sindacato contesta alcuni licenziamenti attuati da Conateco, ritenuti di natura politica. Un una nota, il SiCobas ritiene che i licenziamenti “ritorsivi” derivano dalla “apertura del procedimento amministrativo presso l’Adsp nei confronti di Turi Transport, ditta appaltatrice di Conateco che ha violato l’applicazione del contratto nazionale a causa delle politiche di ribasso delle tariffe operate dalla committenza: una vittoria del SI Cobas con cui Conateco, volente o nolente, dovrà fare i conti nei prossimi mesi”. Il sindacato chiede il ritiro dei licenziamenti e l’apertura di una trattativa con l’impresa.
Il blocco dell'accesso al terminal ha spinto la Fai Conftrasporto a diffondere una nota dove afferma: “Comprendiamo la tutela sindacale e il diritto a manifestare, ma non crediamo che queste siano le modalità giuste. Riteniamo che questi strumenti di picchettaggio non facciano altro che aggravare la situazione del porto, tra l'altro sono modalità vietate dal decreto sicurezza. Ci aspettiamo che l'Autorità di Sistema Portuale intervenga in qualche modo visto che l'ordine pubblico è di sua competenza”. Ma il presidente dell’Asp del Tirreno Centrale, Pietro Spirito, ha dichiarato che la vicenda è fuori dal perimetro dell’Autorità.
Alla dichiarazione della Fai il coordinatore provinciale del SiCobas, Giuseppe D'Alesio, ribatte addebitando la responsabilità dei disagi alla Conateco e chiedendo alla Fai stessa di “mettere in campo il suo peso e la sua autorevolezza per avviare un dialogo tra le parti e rimuovere le cause del conflitto in corso, a partire da rispetto integrale delle norme sulla sicurezza, dal pieno esercizio della libertà di iniziativa sindacale sul luogo di lavoro e dallo stop ai licenziamenti a fini discriminatori e ritorsivi”.