In Sicilia è scoppiata la polemica sull'asse Augusta-Catania per quale città debba essere sede della nuova Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale. La riforma portuale approvata la scorsa estate prevedeva chiaramente che questo "onore" spettasse ad Augusta in quanto definita porto "core" a livello comunitario mentre un decreto ministeriale di pochi giorni fa ha ribaltato questo pronunciamento affidando a Catania la sede dell'Autorità.
Uno "scippo" che ha innescato, com'era prevedibile, un duro conflitto fra le due città isolane e fra la Regione Siciliana e il dicastero romano. Il presidenteregionale Rosario Crocetta ha affermato che: "L'organizzazione dei porti di interesse nazionale non è di competenza della Regione ma del ministero dei Trasporti, quindi invito tutti a non chiedere al presidente di prendere parte a possibili conflitti tra città siciliane. Ho posto una sola questione al ministro in merito all'accorpamento tra Gioia Tauro, Messina e Milazzo, non condividendo il fatto che la sede di quella Autorità debba stare in Calabria. Ho difeso solo la Sicilia e questo voglio continuare a fare".
Uno scarico di responsabilità che è stato prontamente smentito però da Graziano Delrio che sul sito del ministero dei Trasporti ha fatto pubblicare la missiva dove la Regione Siciliana chiedeva che fosse Catania (e non Augusta) la sede della nuova Asp. Poco prima era intervenuto il sindaco di Augusta, Cettina Di Pietro, dicendosi pronta a dare battaglia e preannunciando che il Comune di Augusta valuterà la possibilità di impugnare il decreto ministeriale.
Il duro parere degli operatori megaresi su questa vicenda è stato espresso da Marina Noè, presidente di Assoporto Augusta, che in una lunga nota parla di un "piano studiato a tavolino" e chiede "l' immediata revoca del decreto". La nota di Assoporto dice: "Sono da rilevare due punti basilari di questa vicenda che appare in tutta la sua contraddizione. Il primo punto è squisitamente tecnico: Augusta è l'unico porto core della Sicilia e fa parte della Rete europea Ten-T. Il porto di Catania non rientra in nessuna delle due classi di merito europee che sono assegnate dalla Comunità europea per motivi tecnici, lontano dalle logiche tipiche delle parrocchie politiche nazionali e regionali".
L'associazione degli operatori megaresi sostiene che "il porto di Augusta per estensione e per numeri di movimentazione merci non può essere certo paragonato a quello di Catania, che rimane limitato per quanto riguarda la superficie operativa e dello specchio acqueo. Basti pensare che la Rada Megarese potrebbe contenere circa tredici volte la superficie del porto di Catania. Anche se città Metropolitana, la città etnea non può competere con Augusta. Se sarà necessario metteremo in atto iniziative anche clamorose per avere giustizia di una decisione che troviamo errata e incomprensibile". Assoporto Augusta in conclusione ha chiesto al ministro Delrio di revocare in autotutela ogni eventuale provvedimento che sposti la sede della costituenda Autorità di sistema portuale Sicilia Orientale da Augusta a Catania.
Nicola Capuzzo
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