Durante i consueti controlli anti-droga nel terminal container di Gioia Tauro, che è uno degli hub europei più importanti nell'importazione di questa sostanza dal Sud America, la Guardia di Finanza e l'Agenzia delle Dogane hanno scoperto cinquanta panetti di cocaina pura, per un peso totale di 55,47 chili e un valore sulla piazza di undici milioni di euro. I panetti erano nascosti in un carico di caffè su un container imbarcato in Brasile e che doveva essere reimbarcato per il Libano. Dall'inizio del 2017, la Finanza ha sequestrato oltre 836 chili di cocaina pura nello scalo calabrese.
Quasi contemporaneamente, in una distinta operazione, i Finanzieri hanno attuato anche un sequestro di 640 chili di hashish e marijuana nella sede di uno spedizioniere posta nell'Interporto Cis di Nola. La sostanza è giunta dalla Spagna in un autoarticolato di un'impresa di autotrasporto del nolano. Secondo gli inquirenti, la società di spedizioni sarebbe stata all'oscuro del traffico internazionale di stupefacenti che si svolgeva nella sua piattaforma.
Hashish e marijuana erano nascosti in otto barili di plastica caricati con torba a Malaga, ma sotto uno strato superficiale di torba, i Finanzieri hanno trovato uno strato di schiuma poliuteranica sotto cui c'erano alcuni involucri sottovuoto contenenti i panetti, per un valore sulla piazza di due milioni di euro.
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