Il Comando Provinciale delle Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha annunciato il 9 settembre 2024 il sequestro nel porto di Gioia Tauro di 280 chilogrammi di cocaina. L'operazione è stata condotta dai militi del Gruppo di Gioia Tauro e dai funzionari dell'Ufficio delle Dogane locale, grazie a un'analisi operativa e al controllo costante delle spedizioni in transito nell'area portuale. Durante queste attività, sono stati individuati alcuni container sospetti e, al loro interno, è stata trovata la cocaina, poi sottoposta a sequestro. La droga sequestrata, una volta immessa sul mercato, avrebbe potuto generare un introito di oltre 40 milioni di euro. La scoperta è dovuta anche allo scanner delle Dogane e al fiuto dei cani dell’unità cinofila della Finanza.
Il porto di Gioia Tauro si conferma uno dei principali crocevia dei narcotrafficanti italiani. A maggio 2024, Finanza e Dogane sequestrarono una spedizione di oltre 250 chilogrammi di cocaina nascosta in un container di banane, proveniente dall’Ecuador. Poco prima, a febbraio, vennero arrestate tre persone, due funzionari delle Dogane e un dipendente di uno spedizioniere, con l'accusa di aver favorito la 'Ndrangheta, alterando i controlli sulle merci in transito nel porto di Gioia Tauro. Uno degli indagati operava prima allo scanner e poi alla vista merci.