La scoperta, precisa una nota firmata dal Procuratore della Repubblica Federico Cafiero De Raho, è avvenuta a giugno 2016 all'interno di un container caricato nel porto brasiliano di Santos e a Gioia Tauro doveva ripartire per quello ucraina di Odessa. Il container non portava solamente la carne in fusti riportata sulla documentazione del trasporto, ma anche sette grandi borse che contenevano 220 panetti di cocaina pura, per un peso totale di 238 chilogrammi, una quantità ingente per una singola spedizione, che al dettaglio avrebbe reso agli spacciatori 50 milioni di euro. La crisi del porto di Gioia Tauro non sembra colpire quindi il traffico di stupefacenti e dall'inizio del 2016 le Autorità hanno sequestrato nel porto già una tonnellata di cocaina.
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