Dopo i container, è il momento di sperimentare lo sdoganamento in mare anche si semirimorchi che viaggiano sulle rotte internazionali. L'esordio di questa procedura nell'intero Mediterraneo, che ha lo scopo di rendere più veloce l'inoltro dei rotabili verso la destinazione finale, è avvenuto a Livorno, grazie a una collaborazione tra Agenzia delle Dogane, Autorità Portuale e Capitaneria di Porto. La procedura richiede l'utilizzo della radio-identificazione RFID, utilizzata sui sigilli elettronici posti sulle porte dei veicoli durante l'intera navigazione, permettendo di registrare eventuali manomissioni. I tag RFID sono letti dal sistema telematico portuale Tuscan Port Community System, che mette le informazioni a disposizioni degli operatori. Secondo il Livorno Terminal Marittimo, dove è avvenuto il pre-clearing, questa prima sperimentazione ha fornito un esito positivo.
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