La sponda meridionale del Mediterraneo avrà un nuovo grande terminal container, situato proprio all’imbocco del Canale di Suez, nello scalo egiziano di East Port Said. Il contratto per la sua costruzione e gestione è stato firmato il 17 novembre 2022 dall’Autorità della Zona Economica del Canale (Sczone) e la società terminalista Suez Canal Container Terminal, che investirà nell’opera 500 milioni di dollari. Il terminal avrà una banchina lunga 955 metri e un piazzale retrostante di 510mila metri quadrati, offrendo una capacità annuale di due milioni di teu.
Il terminal sarà equipaggiato con dodici gru ship-to-shore, trenta gru gantry crane e 90 veicoli da piazzale. Si prevede che l’impianto diventerà operativo nel 2025. A Port Said Est opera già un terminal da quattro milioni di teu, gestito dalla stessa Suez Canal Container Terminal. La società è controllata col 55% dalla danese Apm Terminals (Gruppo Maersk) con una partecipazione del 20% del gruppo cinese Cosco. Gli altri principali soci sono l’Autorità Sczone, col 10,3%, e la National Bank of Egypt col 5%.
Sempre nella Zona Economica del Canale di Suez sorgerà un grande impianto per la produzione d’idrogeno verde, che sarà realizzato e gestito da Masdar, Infinity Power Holding e Hassan Allam Utilities. L’impianto avrà una capacità di 2 gW e sarà operativo nel 2026. Sempre lo stesso consorzio ha già firmato un protocollo d’intesa per un altro impianto per l’idrogeno verde, da costruire lungo la costa del Mediterraneo, e un impianto eolico da 10 gW.