Un'operazione mirata della Polizia di Stato ha permesso di scardinare una banda di ladri che ha rubato merce dai semirimorchi parcheggiati all’interno del porto di Catania. Al termine dell’indagine, il personale della Squadra di Polizia Giudiziaria Scalo Marittimo ha denunciato in stato di libertà cinque catanesi e un cittadino albanese, accusati del reato di furto aggravato. Gli indagati, due dei quali pluri-pregiudicati di 30 e 29 anni, e altri quattro pregiudicati di 69, 37, 33 e 56 anni, avevano messo in piedi un meccanismo ben collaudato per trafugare derrate alimentari, detersivi, deodoranti, piccoli elettrodomestici e altro materiale di facile smercio, per un valore di diverse migliaia di euro.
Le indagini hanno rilevato che la maggior parte dei semirimorchi depredati erano parcheggiati in aree ad accesso limitato. Questo particolare ha portato gli agenti a sospettare il coinvolgimento di soggetti autorizzati ad accedere a queste aree. Effettivamente, è emersa la complicità di un operatore portuale del settore pesca, spesso notato in compagnia di individui coinvolti in questi reati.
Durante l’indagine, gli agenti hanno acquisito e analizzato le immagini dei sistemi di videosorveglianza delle aree interessate, così come quelle relative al carico di entrata e uscita del porto. Dopo un’attenta visione dei filmati, è stato possibile ricostruire le fasi salienti dei furti e raccogliere prove contro tutti i soggetti denunciati, abituali frequentatori dell’area portuale.
Gli indagati utilizzavano autovetture rubate, spesso mascherate con targhe false per evitare le telecamere di sorveglianza. In un caso, dopo un furto, la Polizia è riuscita a localizzare un’auto rubata nel quartiere San Cristoforo, restituendola al proprietario. Ulteriori attività di osservazione e controllo hanno permesso di scoprire e sequestrare numerosi strumenti di effrazione all’interno di un’altra autovettura utilizzata per i reati.