I sequestri d’ingenti quantità di cocaina non avvengono più solamente nei porti, soprattutto all’interno dei container, ma anche in mare, perché i trafficanti portano la droga sul territorio nazionale scaricandola a largo delle coste dalle navi cargo partite dal Sud America. Sono poi imbarcazioni italiane a prelevarla e sbarcarla. La Guardia di Finanza ha intercettato il 19 luglio 2023 un’operazione di questo tipo, attuando il più importante sequestro di cocaina avvenuto sul territorio italiano: 5,3 tonnellate.
È stata un’operazione impegnativa, che ha richiesto l’intervento di numerosi mezzi navali e aerei forniti dal Comando Operativo Aeronavale di Pratica di Mare e del Reparto Operativo Aeronavale di Palermo. L’indagine è stata coordinata dalla Procura di Palermo e svolta in collaborazione con il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Palermo.
L’attività operativa che ha portato al sequestro è iniziata la sera del 18 luglio, quando un aereo Atr 72 della Finanza che stava controllando da alcuni giorni la nave cargo Plutus con bandiera di Palau ha segnalato l’avvicinamento del peschereccio Ferdinando D'Aragona partito dalle coste calabresi. Questa “nave madre” si era fermata al limite delle acque territoriali italiane, al largo della costa di Agrigento. Sono quindi intervenute altre unità navali e aree, per controllare a distanza le attività delle due imbarcazioni.
All’alba del 19 luglio l’equipaggio del mercantile ha accumulato numerosi pacchi sul ponte e poi li ha scaricati in mare mentre si avvicinava velocemente il peschereccio, che nel frattempo aveva disattivato il sistema di localizzazione satellitare Ais. La Finanza ha aspettato che il peschereccio caricasse l’intera spedizione di cocaina per bloccarlo e perquisirlo. I militi hanno poi trovato la cocaina in un locale nascosto da un pannello.
Nello stesso tempo, altre unità aeronavali della Finanza hanno inseguito il cargo, che si stava dirigendo verso la Turchia. Una volta raggiunto, è stato scortato fino al porto di Termini Imerese. L’operazione ha portato al sequestro dell’intero carico di cocaina, che ha un valore di 850 milioni di euro, e all’arresto prima dell'equipaggio del peschereccio - un italiano, due tunisini, un francese e un albanese, e poi dei quindici marittimi della Plutus.
Il mercantile era partito a giugno dal porto di Santo Domingo per toccare poi gli scali di Trinitad, Tobago e Las Palmas. Poi ha attraversato lo Stretto di Gibilterra per giungere al largo delle coste siciliane. Costruita nel 1998, è una nave bulk lunga 142 metri