Alcuni incendi scaturiti su navi ro-ro (tra cui car carrier) e portacontainer – che hanno causato anche l’affondamento – potrebbero avere come causa o come fattore di maggiore propagazione le batterie al litio. È un problema già visto nel trasporto aereo cargo e che ora sta diventando d’attualità anche in quello marittimo, richiedendo maggiori precauzioni. Sono preoccupati soprattutto gli assicuratori, che rischiano di dover risarcire decine di milioni o addirittura centinaia, nel caso di affondamento di una car carrier carica di autoveicoli di alta gamma (come il caso recente della Felicity Ace). Alla fine di agosto 2022, la compagnia Allianz ha diffuso un rapporto dedicato proprio a questo argomento, dove auspica una maggiore prevenzione.
“Le perdite nel settore marittimo si sono più che dimezzate nell'ultimo decennio, ma gli incendi a bordo delle navi rimangono uno dei maggiori problemi di sicurezza per il settore”, spiega il capitano Rahul Khanna, Global Head of Marine Risk Consulting di Agcs. “I potenziali pericoli che il trasporto di batterie agli ioni di litio comporta se non vengono immagazzinate o gestite correttamente non fanno che accrescere queste preoccupazioni e abbiamo già assistito a diversi incidenti. Le aziende dovrebbero fare tutto il possibile per introdurre, sviluppare e seguire solide misure di prevenzione, dato che la crescente popolarità dei veicoli elettrici significa che in futuro saranno trasportati via mare molti più veicoli con batterie agli ioni di litio”.
Il rapporto elenca le quattro minacce principali nel trasporto di batterie al litio: la presenza di elettroliti infiammabili nelle batterie, l’esplosione causata dal rilascio di vapori o gas infiammabili in uno spazio ristretto, una rapida autocombustione che può causare un’esplosione e il rilascio di gas tossici causati dalle fiamme. “Questi incidenti sono principalmente la conseguenza di una produzione di batterie/dispositivi al di sotto degli standard, un'eccessiva carica delle batterie, un surriscaldamento dovuto a cortocircuiti e il danneggiamento delle batterie o di dispositivi che, tra le altre cause, può derivare da un imballaggio e una movimentazione inadeguati o dallo spostamento del carico, quando in mare aperto, se non adeguatamente assicurato”, precisa Allianz.
Oltre che causare incendi, le batterie al litio possono amplificare quelli in atto, con l’aggravante che possono riaccendersi a distanza di giorni e addirittura di settimane. Khanna aggiunge che “nella maggior parte degli incidenti a bordo delle navi, un evento di instabilità termica (thermal runaway) può essere un rischio concreto a meno che l'equipaggio non intraprenda un'azione immediata con la soppressione dell'incendio attraverso l’utilizzo di abbondanti quantità di acqua per un lungo periodo di tempo. Questa tempestiva ma necessaria reazione può tuttavia essere estremamente difficile per diverse ragioni quali la difficoltà di rilevamento precoce, la carenza di membri dell'equipaggio a bordo e l'inadeguatezza delle risorse antincendio disponibili sulle navi”.
Gli esperti di Agcs hanno stilato alcune raccomandazioni sullo stoccaggio e il trasporto delle batterie al litio per prevenire gli incendi. Si parte da terra, con l’addestramento del personale che svolge le attività d’imballaggio e movimentazione, per arrivare ai marittimi, che devono avere una specifica formazione antincendio. Per quanto riguarda le batterie dei veicoli elettrici, bisogna verificare che lo stato di carica sia adatto al trasporto ed etichettare quelli con bassa altezza da terra, per evitare urti durante il carico e lo scarico. Inoltre, bisogna fissarli bene nei garage, per evitarne lo spostamento durante la navigazione. A bordo delle navi devono esserci impianti di rilevamento precoce del fumo e delle fiamme come scanner termici, rilevatori di gas, rilevatori di calore/fumo e telecamere a circuito chiuso. Nello stesso tempo è necessario che tali impianti siano presidiati costantemente con specifici turni di guardia.