Il parlamento sta convertendo in Legge il Decreto Concorrenza e durante questa procedura sono apparsi alcuni emendamenti sul lavoro nei porti che stanno mobilitando i sindacati. Il segretario nazionale della Filt Cgil, Natale Colombo, lo definisce un “assalto ai porti italiani e ai lavoratori portuali”. Uno degli emendamenti permette lo scambio di manodopera tra diverse aree demaniali di un porto date in concessione alla stessa impresa. “È assolutamente inconcepibile immaginare questa vera e propria destrutturazione del lavoro portuale per favorire, evidentemente, una competitività sregolata e per niente in linea con gli obiettivi di affermazione e rilancio del nostro modello di lavoro portuale”.
Un altro emendamento che preoccupa i sindacati è quello relativo al rilascio delle concessioni, che prevede l’intervento dell’Autorità di regolazione dei Trasporti accanto all’Autorità di Sistema Portuale, causando una “sovrapposizione di competenze”. Altre competenze sono affidate in questo caso all’Anac e all’Agcom, “svuotando di fatto le pertinenze del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili”. Questo “è l’ennesimo coacervo di interventi, tesi a demolire le poche certezze che abbiamo in questo Paese a difesa del bene pubblico”, prosegue Colombo, ammonendo che “non ci sottrarremo dal promuovere opportune e specifiche iniziative a tutela del lavoro e dei lavoratori portuali”.