In attesa della chiamata internazionale per individuare eventuali soggetti interessati a prendere in gestione il terminal container del porto di Cagliari, i sindacati dei lavoratori mettono in chiaro che sono contrari a un'ipotesi di spezzatino delle banchine da assegnare poi a diversi soggetti. "È fondamentale far partire la call internazionale, sopratutto per evitare che il terminal venga diviso in più pezzi, divisione utile solo ai progetti di colonizzazione di alcuni armatori travestiti da terminalisti". Lo ha detto a proposito del terminal container del porto di Cagliari il segretario nazionale della Filt Cgil, Natale Colombo, riferendosi alle ambizioni a insediarsi da parte di compagnie di navigazione come Msc. "Ora più che mai c'è bisogno che il ministero delle Infrastrutture e Trasporti avvii un'elaborazione puntuale sullo stato della portualità del Paese per mettere a sistema un progetto e le idee di rilancio» ha poi aggiunto il sindacalista".
Dopo il confronto andato in scena con le parti sociali e le istituzioni coinvolte, il ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato una nota dove spiega che "in apertura della riunione è stato ricordato come la decisione di utilizzare lo strumento della cassa integrazione per cessazione, presa durante il precedente tavolo tenutosi il 31 luglio, ha permesso di fronteggiare l'emergenza e salvaguardare i 210 lavoratori prossimi alla procedura di licenziamento. Questo ha inoltre consentito di avviare una verifica sulla presenza di possibili investitori interessati a rilanciare lo scalo portuale di Cagliari. A tal proposito, l'Autorità portuale ha comunicato che tale ricerca sarà estesa a soggetti internazionali".
Al termine dell'incontro, le parti presenti al Tavolo hanno confermato il loro impegno nella ricerca di una soluzione condivisa e si sono confrontati sulla necessità di inserire il porto di Cagliari tra le Zone Economiche Speciali. "La ricerca di una soluzione industriale alla vertenza di Porto Canale è una priorità di tutti i soggetti coinvolti al tavolo", ha dichiarato la sottosegretaria Alessandra Todde. "Per supportare la call internazionale, che sarà indetta dall'autorità portuale per individuare nuovi investitori, il Mise si pone come obiettivo quello di facilitare l'interlocuzione interministeriale, al fine di favorire il rilancio dello scalo portuale di Cagliari e tutelare i lavoratori". Il Tavolo sarà riconvocato tra due mesi, per fare il punto sul lavoro svolto.
Nicola Capuzzo
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