La Federazione Europea dei Lavoratori dei Trasporti ha lanciato all’inizio di novembre 2024 un appello per azioni urgenti per contrastare il fenomeno delle "flotte ombra", ossia quelle che operano fuori dalle norme internazionali, minando le tutele basilari per i lavoratori, la salvaguardia ambientale e le regolamentazioni sulla sicurezza marittima. L’Etf sottolinea che queste flotte, costituite da navi di proprietà oscura e registri che cambiano frequentemente, rivelano gravi lacune nelle pratiche di trasporto internazionale, consentendo alle compagnie di aggirare i controlli sulle regole, eludere le sanzioni e ignorare i diritti dei marittimi.
Il fenomeno delle flotte ombra è cresciuto in seguito alle sanzioni imposte a determinate nazioni e risorse, in particolare il petrolio russo dopo la guerra in Ucraina. Queste navi spesso operano sotto bandiere di comodo, registrandosi in Paesi con scarsa supervisione normativa, consentendo cambi frequenti di nome e bandiera per sfuggire ai controlli. Molte di queste navi aggirano i protocolli essenziali, operando senza assicurazione adeguata, senza manutenzione appropriata o controlli di sicurezza, mettendo a rischio la sicurezza dei marittimi e dell'ambiente marino.
La federazione sindacale spiega che i rischi ambientali e per la sicurezza associati a queste flotte sono notevoli. Le operazioni di trasferimento di carico da nave a nave, utilizzate per nascondere l'origine del carico, si verificano frequentemente in acque internazionali e in aree riparate, tra cui il Mar Egeo, le acque intorno a Malta, Egitto e Sicilia. Questi trasferimenti ad alto rischio, spesso condotti in condizioni meteorologiche avverse, hanno sollevato preoccupazioni da parte delle comunità locali e delle organizzazioni della società civile, che richiedono alle autorità di intervenire con più fermezza contro le attività delle flotte ombra.
L'Etf condanna fermamente l'uso delle flotte ombra e invita l'Unione Europea e l'Organizzazione Marittima Internazionale a una risposta coordinata europea e internazionale, sollecitando misure per seguire i carichi dal punto di origine fino alla destinazione e implementare controlli più severi per garantire che le navi rispettino gli standard di sicurezza, lavoro e ambientali. "I marittimi non dovrebbero essere inconsapevolmente coinvolti in attività illegali, né dovrebbero essere soggetti a condizioni di lavoro pericolose che mettono a rischio le loro vite," ha dichiarato la segretaria generale dell'Etf, Livia Spera. "Senza una risposta coordinata da parte degli Stati di bandiera, delle Autorità portuali e degli organi regolatori, queste operazioni ombra continueranno a minacciare la sicurezza delle nostre acque e dei nostri lavoratori".
Le principali misure chieste dall’Etf sono il miglioramento del tracciamento e della trasparenza, responsabilizzando gli stati di bandiera per le navi che registrano; controlli più rigorosi degli Stati di approdo per assicurare che le navi nelle acque europee abbiano assicurazione valida, rispettino le norme di sicurezza e mantengano le protezioni per i lavoratori e il supporto alle linee guida dell'Imo e dell'Ilo per il trattamento equo dei marittimi, proteggendo i lavoratori dalla criminalizzazione in caso di incidenti o incidenti con navi delle flotte ombra.