Il 18 luglio 2020 è scaduta la convenzione sulla continuità territoriale della Tirrenia, senza che sia stata ancora indetta la gara a causa della pandemia della Covid-19. Per questo motivo, il Decreto Rilancio ha previsto una proroga fino al massimo di un anno, appoggiata dai sindacati (che temono licenziamenti di massa in caso di decadenza) ma fortemente osteggiata dalle altre compagnie ro-ro, Grimaldi in testa. La proroga del Decreto Rilancio permette alla Tirrenia di operare, ma la compagnia non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in tal senso.
Una situazione che ha spinto i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti a scrivere alla ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, per “sciogliere ogni dubbio” sulla proroga perché “stiamo nuovamente registrando malcontento tra i lavoratori della compagnia di navigazione, a seguito della lettera che l’azienda ha trasmesso al ministero, non avendo ancora ricevuto alcuna comunicazione formale circa la proroga della convenzione”.
La lettera delle tre sigle confederali prosegue rilevando “la perentorietà dei termini indicati dall’azienda che non vorremmo ponesse in essere provvedimenti organizzativi accentuando l’indeterminatezza del futuro occupazionale di tutti i lavoratori, a seguito anche della nuova assegnazione dei servizi in convenzione, le cui tempistiche previste per la definizione dell’intero iter procedurale di gara dovranno concludersi non oltre il prossimo 28 febbraio”.
I sindacati concludono aspettandosi “garanzie sulla tenuta occupazionale di oggi come di domani di tutti gli attuali lavoratori di Cin Tirrenia affinché si possano registrare nei prossimi giorni anche le programmazioni del servizio per un arco temporale più ampio utile così da rasserenare gli animi ed evitare qualsiasi tensione che potrebbe sfociare in conflitti poco utili anche alla ripresa degli stessi traffici marittimi”.