Il Prefetto di Venezia ha convocato le parti per un incontro l'8 novembre 2019 e questo atto ha convinto Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti a sospendere lo sciopero proclamato per l'8 novembre nei porti di Venezia e Chioggia. Questa doveva essere la prima di tre giorni di sciopero per spingere le Autorità alla manutenzione dei canali di accesso al porto. In una nota la Filt Cgil dichiara che la convocazione del Prefetto è un segnale positivo, ma che è solo l'inizio per arrivare ai lavori, precisando che la sospensione vale fino all'esito della convocazione del Prefetto "successivamente al quale valuteremo la prosecuzione della vertenza in forme ancora più incisive". Lo sciopero è stato proclamato dopo un'ordinanza emessa il 1° ottobre 2019 dalla Capitaneria di Porto, che riduce i fondali del porto di Venezia a 10,2 metri, limitando così l'accesso delle navi al Canale Petroli e alle banchine. Secondo i sindacati, tale limitazione è "inaccettabile, seppur motivata da parametri di sicurezza della navigazione, per le pesanti ricadute immediate con la perdita di navi e merce importanti per il lavoro portuale". Le sigle stimano che questa limitazione farà perdere al porto oltre 40mila teu entro la fine di quest'anno. In concreto, i sindacati chiedono il dragaggio, che dovrà avvenire tramite un'autorizzazione del ministero dell'Ambiente.
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