I controlli sanitari nei porti liguri sono lenti e gli operatori devono attende i referti fino a 25 giorni. Lo denuncia l’associazione degli spedizionieri Spediporto e il suo direttore generale Giampaolo Botta aggiunge che questa situazione “rischia di provocare pesanti conseguenze in termini di extracosti per le aziende e, a cascata, per i consumatori, oltre a rischi per la salute pubblica”. Secondo l’associazione, solo tre funzionari devono coprire i porti di Genova, Savona e Vado Ligure e la situazione potrebbe peggiorare con l’introduzione della nuova normativa europea Reach.
“I dati che ci forniscono le nostre aziende associate sono a dir poco imbarazzanti”, spiega Botta. “I tempi medi di refertazione sono di circa quindici giorni ma per alcune merci si può arrivare anche a venticinque giorni, con un aumento generalizzato rispetto al 2022 e sofferenze particolari per il porto di Savona Vado Ligure”.
Questi ritardi aumentano i costi di spedizione: “Per fare un esempio, da gennaio a novembre 2023, il terminal Reefer di Vado Ligure ha movimentato 47.457 container (con 22.8000 tonnellate di frutta) mentre nel bacino portuale di Genova i contenitori sottoposti a controlli sanitari sono stati oltre 250mila. Il costo medio giornaliero per la sosta di un container è di 170 euro: dunque un vero e proprio salasso per gli importatori che finisce, poi, per pesare sulle tasche dei consumatori”.
Per affrontare questa situazione, Spediporto chiede che Genova e Savona abbiano “una linea analitica dedicata, in grado di fornire risposte in tempi rapidi alle necessità legate ai traffici portuali dei due scali. È assurdo delegare un ruolo strategico come questo soltanto ai laboratori Izs (Istituto Zooprofilattico Sperimentale) sparsi in tutta Italia”.
L’associazione aggiunge che farà “pressing sui soggetti che a vario titolo possono intervenire, per modificare una situazione davvero pericolosa. Oltre all’impegno della politica regionale, anche Fedespedi e Confetra hanno sollecitato un incontro con il ministero per trovare una soluzione idonea per i porti liguri”.