Secondo quanto rivelato dall'edizione locale di Repubblica, il Tar della Liguria ha dapprima negato la richiesta di sospensiva e nei giorni scorsi respinto la richiesta di Spinelli Srl di bloccare con effetto immediato il contratto che lega la società Derrick Srl (controllata al 51% da Contrepair) e l'Aeroporto di Genova per l'affitto di un'area anch'essa adibita allo stoccaggio di box vuoti. Si tratta di circa 26mila metri quadrati sull'assegnazione dei quali, secondo l'accusa di Spinelli, non è mai stata bandita una gara pubblica. La risposta dei legali di Derrick è che non sia necessaria una procedura a evidenza pubblica essendo l'Aeroporto di Genova Spa una società privata, anche se la maggioranza del capitale è in mano all'Autorità portuale del capoluogo ligure (un ente pubblico non economico).
Gli stessi difensori sostengono anche che una gara non è dovuta perché quell'area vicina allo scalo aeroportuale era stata individuata e sub-concessa temporaneamente nel 2013 (e poi ripetutamente rinnovata) come compensazione per le aree che Derrick ha dovuto liberare a Borzoli per fare spazio ai cantieri del Terzo Valico. Il giudice del Tribunale amministrativo regionale ha fissato la prima udienza per discutere nel merito la questione al prossimo 5 giugno.
Il 27 marzo sarà invece discusso il ricorso che la stessa Derrick aveva avanzato tempo addietro contro Società per Cornigliano per l'aggiudicazione proprio a Spinelli delle aree sulle quali svolge la propria attività Erzelli 2, azienda che si occupa anch'essa di deposito container vuoti. L'accusa in questo caso è che l'aggiudicazione avvenne grazie a una gara pubblica fatta "su misura" per Spinelli, che a sua volta dovette trasferire affianco all'acciaieria di Cornigliano l'attività prima svolta sulla collina degli Erzelli dove ora sorge un nuovo complesso immobiliare di uffici. Su questa questione dell'aree ex-Ilva a Cornigliano il Gruppo Spinelli ha però già perso sia al Tar che al Consiglio di Stato (nel 2017) la battaglia legale avviata da Autamarocchi ma, nonostante ciò, oggi gli spazi sono ancora occupati da Erzelli 2 che continua a svolgere regolarmente la propria attività.
Un ulteriore fronte legale dinnanzi al Tar della Liguria vede infine Aldo Spinelli e Giulio Schenone (quest'ultimo azionista di minoranza di Derrick) al centro della contesa perché il terminal container Sech del porto di Genova (controllato da Gip di cui Schenone è socio al 5% nonché amministratore delegato), secondo quanto rivelato da Ship2Shore, si è rivolto all'organo di giustizia amministrativa chiedendo di appurare se la maggioranza del Terminal Rinfuse Genova (passata di mano l'anno scorso) possa essere detenuta dal Gruppo Spinelli che controlla l'attiguo Genoa Port Terminal dove svolge attività di imbarco e sbarco di rotabili, container e merci varie.
La possibile incompatibilità trae origine da un articolo della legge di riforma numero 84 del 1994, secondo cui un terminalista non può ottenere in un porto più di una concessione per svolgere la medesima funzione. Spinelli ha infatti chiesto e ottenuto di poter destinare una parte del terminal rinfuse alla movimentazione di carichi rotabili e container. In realtà, negli ultimi anni il vincolo imposto dall'articolo 18, comma VII, della legge 84/1994 è stato talvolta interpretato in maniera piuttosto estensiva dagli organi di giustizia amministrativa sia in Liguria che in Toscana e in alcuni casi è stato dato parere positivo riguardo alla possibilità che uno stesso soggetto detenga due concessioni per la movimentazione delle stesse merceologie nel medesimo scalo.
Nicola Capuzzo
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