Il settore dei trasporti marittimi e delle infrastrutture portuali ha accolto con favore la sentenza numero 13/2025 del Tar del Lazio, che mette fine a una controversia di lungo corso sull'adeguamento dei canoni demaniali marittimi. Il tribunale ha infatti annullato il Decreto Ministeriale del dicembre 2022, che stabiliva un incremento dei canoni del 25,15% per il 2023, accogliendo il ricorso presentato da Assomarinas e alcuni operatori del settore. Questo incremento, il maggiore mai registrato, venne calcolato mediando l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (+8,6%) con quello dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali (+41,7%) rilevati nel periodo di riferimento (settembre 2021 - settembre 2022).
Assomarinas, l'associazione italiana dei porti turistici aderente a Confindustria Nautica e Federturismo Confindustria, espresse una forte opposizione a questo aumento e per tutelare i propri associati, nell’aprile 2023, presentò un ricorso al Tar del Lazio. Nel luglio 2023, il Consiglio di Stato ha sospeso in via cautelare l'efficacia del Decreto, riconoscendo la plausibilità delle argomentazioni presentate dai ricorrenti. Infine, il Tar del Lazio ha accolto definitivamente il ricorso, annullando il Decreto ministeriale.
I giudici amministrativi hanno ritenuto illegittimo l’utilizzo di un indice statistico non previsto dalla normativa primaria, sottolineando che tale sostituzione violava le scelte legislative di natura politica. Questo errore è stato sufficiente a invalidare il Decreto ministeriale e tutti gli ordini di introito emessi a carico delle società coinvolte.
La portata generale della sentenza è rilevante: tutti gli atti esecutivi emessi in applicazione del decreto annullato vengono automaticamente caducati. Le Autorità competenti dovranno ora procedere con la rideterminazione dei canoni, escludendo l'incremento del 25,15% e calcolando eventuali somme già versate come acconti sui futuri pagamenti. Per molte imprese del settore, questa decisione potrebbe tradursi in un immediato sollievo finanziario, offrendo l'opportunità di reinvestire risorse in infrastrutture e servizi.
“Siamo estremamente soddisfatti del risultato raggiunto,” ha dichiarato Roberto Perocchio, presidente di Assomarinas. “Questa vittoria è il frutto di un lavoro tenace e costante, che ci ha portato a perseguire con convinzione il contenzioso in sede di giustizia amministrativa. La sentenza valorizza l’operato della nostra associazione e dimostra l'importanza di difendere con fermezza i diritti dei nostri associati”.