Il ministero Mims (ex Trasporti) ha istituito alla fine di luglio 2022 il Tavolo tecnico per migliorare l’attraversamento dello Stretto di Messina. L’obiettivo è istituire un sistema tariffario unico e integrare le reti, l’accessibilità, la qualità e la flessibilità dell’attraversamento. Il Tavolo è coordinato dall’Ammiraglio ispettore Nunzio Martello, del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto. Vi partecipano rappresentanti del Mims, delle Regioni Calabria e Siciliana delle Città Metropolitane di Reggio Calabria e di Messina, dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto e da esperti delle Università degli Studi di Reggio Calabria e Messina.
Per il trasporto delle merci, un elemento importante per rendere più fluido l’attraversamento è il porto di Tremestieri, alle porte di Messina, che però richiede importanti lavori di ammodernamento. Lavori che però si trascinano da anni, con lunghe pause. A tre anni e mezzo dall’inizio dei lavori, affidati nel novembre 2018 alla società Nuova Coedmar, il loro stato di avanzamento era a giugno 2022 del 22%, mentre secondo la Regione Sicilia avrebbero dovuto terminare nel 2021.
Il porto messinese è anche entrato nelle cronache a metà luglio, nell’ambito di un’indagine dei carabinieri denominata Blanco e sorta dalle dichiarazioni di un pentito di mafia, Gianfranco Bonanno. Egli ha raccontato che i clan messinesi avrebbero stretto un’alleanza per chiede tangenti alla Nuova Coedmar. Dopo queste rivelazioni, la società, che ha sede a Chioggia, ha dichiarato di essere completamente estranea alle vicende giudiziarie e ha smentito di avere ricevuto richieste estorsive né altre forme d’illecito condizionamento.