I primi container “commerciali” (ossia non movimentati per collaudare le attrezzature) che sbarcheranno sulla banchina del nuovo terminal container di Calata Bettolo, nel porto di Genova, arriveranno da oriente. Ma non dal Far East, perché per ora nell’impianto gestito dal Gruppo Msc possono attraccare solo navi fino a novemila teu. La portacontainer Msc Sena, che il 12 ottobre inaugurerà il terminal genovese, viaggia su una rotta feeder tra il mediterraneo e il Mar Nero. La nave ha iniziato il suo giro il 28 settembre nel porto rumeno di Costanza, poi ha toccato quello russo di Novorossiysk e scali turchi e greci, compreso il Pireo. Il 13 ottobre ripartirà da Genova verso Gioia Tauro, per poi dirigersi ancora verso il Mar Nero.
Inizierà così l’attività dell’impianto gestito a Sampierdarena da Terminal Investment Limited, società terminalista del Gruppo Msc che gestisce anche Gioia Tauro, che è il terzo terminal dedicato solo ai container, dopo quelli di Pra’ e del Sech. Questa è la prima fase di operatività, che si basa su una banchina di 380 metri con fondale di 17 metri e sette ettari per la movimentazione dei contenitori. La struttura è equipaggiata con tre Mobile Harbor Cranes, tre Reach Stackers, due Empty Container Handlers, tre Rubber Tire Gantry cranes e dieci trattori. Vi lavorano settanta persone 24 ore su 24, cui si aggiungono i collaboratori della Compagnia Lavoratori Portuali. L’attuale capacità è di 150mila teu l’anno, che potrà crescere nella seconda fase.