Il 26 aprile 2023 è iniziato lo sciopero di tre giorni indetto da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per i lavoratori della cooperativa Nuova Clp, che fornisce manodopera nel porto di Venezia-Marghera. Secondo le cronache locali, la mattina c’erano circa 150 lavoratori in presidio a Marghera per protestare contro un bando dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale sull’intermediazione di lavoro temporaneo. I sindacati chiedono certezze e garanzie, tra cui le giornate minime. Lo sciopero perseguirà fino a venerdì 28 aprile, con inizio alle 5.30 della mattina e con un presidio davanti all’Autorità portuale alle 9.30 del 27 aprile. Allo sciopero non aderiscono i lavoratori dell’altra compagnia portuale, la Serviport di Chioggia.
In una nota diffusa il 26 aprile, il presidente dell’Asp, Fulvio Lino Di Blasio, afferma di avere “fin da subito, riconoscendo l’importanza del tema, avviato un percorso di confronto con organizzazioni sindacali, terminalisti e compagnie autorizzate ex articolo 17, secondo una modalità di consultazione trasparente e allargata, già adottata anche in altre questioni aventi un respiro di sistema portuale, ad esempio per il Piano Operativo Triennale e per il Regolamento concessioni. Il tavolo, quindi, è aperto, lo è stato fin dall’inizio e lo sarà fino alla pubblicazione del bando: questo è il nostro modo di costruire le politiche portuali”.
Secondo Di Biasio, i tre giorni di sciopero sono “fuori scala e non collegati alla richiesta di apertura di un tavolo, che infatti era già stato avviato dall’Autorità portuale con tutte le parti in causa”. Egli conclude che “il nostro intento è lavorare per la sicurezza dei lavoratori, per dare prospettive al lavoro portuale e per giungere ad avere un servizio ex articolo 17 che garantisca un’organizzazione del lavoro portuale in linea con le esigenze di efficienza di un porto moderno e basata su una sana e corretta gestione finanziaria”.