I resti trovati dagli inquirenti potrebbero essere quelli di un camionista che aveva deciso di dormire nel veicolo, perché il corpo era dentro la cabina e non nel semirimorchio, dove possono nascondersi clandestini. Il ritrovamento è avvento nel ponte quattro e ora il cadavere è all'Istituto di Medicina Legale, dove sta avvenendo l'identificazione, per poi svolgere l'autopsia, per determinare la causa della morte. Questo ritrovamento porta a dieci le vittime accertate dell'incendio del 28 dicembre 2014 e questa è la prima trovata a bordo della nave, perché le altre nove sono state recuperate in mare dai soccorritori. I dispersi restano diciotto, tra cui i due camionisti italiani Carmine Balzano e Giuseppe Mancuso.
Nei giorni scorsi, la nipote di uno dei camionisti greci che risultano dispersi, Vasilis Tamis, aveva dichiarato che alcuni colleghi sopravvissuti avevano affermato che l'autista aveva detto loro che avrebbe dormito nella cabina del camion, anche se ciò non sarebbe possibile, perché durante la navigazione l'accesso ai garage è vietato ai passeggeri. E ora gli inquirenti temono che altri camionisti abbiano voluto compiere la traversata in cabina.
Sul versante delle indagini, oltre all'ispezione accurata dei rottami bruciati che sono nei due ponti più colpiti dalle fiamme, i tecnici stanno esaminando le scatole nere del traghetto. Inoltre, nei giorni scorsi sono stati trovate delle cozze nelle bocche di aspirazione dell'acqua del sistema antincendio. Gli inquirenti devono stabilire se la loro presenza possa avere ridotto l'efficienza dell'impianto nell'estinguere le fiamme.
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