Il 14 giugno 2024 l’equipaggio della rinfusiera greca Tutor abbandonò la nave a causa dei gravi danni causati da un drone marittimo lanciato dagli Houthi. Il giorno successivo anche i marittimi del cargo Verbena hanno preso la stessa decisione, dopo che la nave venne colpita da tre missili degli Houthi nel Golfo di Aden, che causarono un incendio a bordo rendendola ingovernabile. Uno dei marinai è rimasto gravemente ferito.
La Verbena è proprietà di un armatore ucraino ed è gestita da una società polacca. Il suo equipaggio è stato recuperato dal cargo Anna Meta e la US Navy afferma che la fregata iraniana Irin Jamaran non ha risposto alla richiesta di soccorso, pur trovandosi a sole otto miglia nautiche dalla Verbena. Il cargo, che batte bandiera di Palau, stava trasportando legname dalla Malaysia all’Italia. Ora è alla deriva a circa 30 miglia nautiche a nord-est di Gibuti e rischia di affondare.
Il portavoce degli Houthi, Yahya Saree, ha annunciato in una trasmissione televisiva che il gruppo yemenita ha lanciato altri due attacchi con missili balistici e droni contro navi in viaggio nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden nelle ultime 24 ore. Gli obiettivi sono la Seaguardian e l'Athina e la prima azione è stata confermata dalla britannica Ukmto, precisando che un missile è esploso vicino alla nave, senza causare danni.
Come risposta ai continui attacchi degli Houthi, la US Navy ha distrutto nella notte tra il 14 e il 15 giugno sette postazioni radar nello Yemen, che sarebbero state usate per lanciare i missili e i droni. Inoltre le forze statunitensi hanno distrutto due droni marittimi nel Mar Rosso e un drone aereo lanciato dallo Yemen. Da parte loro, gli Houthi hanno dichiarato il 16 giugno di avere lanciato attacchi contro due navi cargo, la Captain Paris e la Happy Condor, e contro un cacciatorpediniere statunitense. Queste notizie non sono state ancora confermate da altre fonti.