Il 12 ottobre 2022 l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale ha annunciato il vincitore della seconda gara (la prima andò deserta) per la progettazione e costruzione della nuova diga foranea di Genova. È il consorzio formato da Webuild (che ha una quota del 40%), Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Fincosit e Sidra, che ha superato quello composto da Gavio, Caltagirone, Rcm Costruzione e Acciona. Il valore complessivo è di 1,3 miliardi di euro, somma cofinanziata dal Governo tramite i fondi del Pnrr. Questo è il primo passo per avviare i lavori, che dovrebbero terminare entro il 2026.
L’opera è particolarmente complessa perché (come spiega nel podcast di K44 che riproponiamo il professor Piero Silva) la diga poggerà su un fondale fangoso profondo fino a 50 metri, la maggiore finora prevista per una diga foranea. Avrà uno sviluppo complessivo di 6,2 chilometri e formerà un canale di accesso al porto lungo 2800 metri e largo 310 metri, con lo scopo di permettere l’accesso al porto di Genova di navi più grandi. La nuova diga sorgerà 450 metri oltre quella attuale, che sarà demolita. Per il suo basamento saranno versate in mare sette milioni di tonnellate di materiale roccioso, su cui poggeranno cento cassoni di cemento alti fino a 33 metri.