L'estate porta un segnale positivo al mercato dei veicoli industriali con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate, che a luglio mostra un aumento delle immatricolazioni del 33,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Lo comunica l’associazione dei costruttori Anfia, precisando che questo può essere un segnale che le aziende di autotrasporto stanno ricominciando a investire, grazie anche ai contributi per il rinnovo delle flotte assicurati dagli ultimi provvedimenti economici del Governo. Ma il segno positivo vale solo per i veicoli motorizzati, mentre quelli trainati segnano anche a luglio un valore negativo del 2,3%, dopo una ripresina a giugno (+6,2%). Il rimbalzo estivo non contribuisce comunque a riportare in nero i numeri dei primi sette mesi.
A luglio la Motorizzazione ha rilasciato 2242 libretti di circolazione di veicoli industriali sopra le 3,5 tonnellate, il 40% in più rispetto al mese precedente e 1081 libretti di veicoli trainati, di cui 139 di rimorchi e 942 di semirimorchi. Considerando il periodo tra gennaio e luglio, le immatricolazioni di veicoli industriali sono state 11.470, il 26,6% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019, e 6609 di veicoli rimorchiati (-32,5%), di cui 607 di rimorchi e 6002 di semirimorchi. L'Anfia precisa che il 94,5% degli autocarri venduti dall’inizio dell’anno ha motore a gasolio e il restante 5,6% ha alimentazione alternativa, una quota in diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2019, quando gli alternativi erano il 7,2%.
L’Anfia analizza le immatricolazioni anche sulla base della tipologia di veicolo. A luglio le motrici aumentano del 28% e i trattori stradali del 48%, sempre rispetto allo stesso mese del 2019. Buona anche la crescita dei veicoli per il trasporto intermodale, che crescono anche loro del 48%, mentre quelli per il trasporto di rifiuti solidi mostrano un balzo del 166%. Nell’ambito dei veicoli rimorchiati, si nota un buon risultato di quelli con allestimento isotermico, che a luglio crescono del 29% e raggiungono una quota del 19% rispetto al totale del mercato.
Se analizziamo il mercato per aree geografiche, nei primi sette mesi dell’anno la flessione maggiore dei veicoli industriali in percentuale emerge nel Nord-Ovest (-32%) e nel Nord-Est (-32,9%), seguiti dal Sud e Isole (-21,5%) e dal Centro (-12,6%). La situazione cambia se consideriamo i veicoli trainati, dove il maggior calo si registra nel Nord-Est (-35,7%), seguito dal Centro (-35%), dal Sud e Isole (-34,4%) e dal Nord Ovest (-24,9%).