Anche a giugno 2023 le immatricolazioni italiane dei veicoli industriali con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate sono aumentate rispetto allo stesso mese dell’anno precedente: si sono attestate a 2.790 unità, con un incremento del 16,5%. La crescita interessa tutti i segmenti di peso: da 3,51 a 6 tonnellate +10,2% (108 unità), da 6,01 a 15,99 tonnellate +22,1% (392 unità) e da 16 tonnellate in su +15,9% (2.290 unità). Questi risultati portano il tasso d’incremento nel primo semestre del 2023 al 13%, con 15.092 immatricolazioni.
Paolo Starace, presidente di Unrae che ha diffuso questi dati, ammonisce però che “tali risultati, seppur apprezzabili, non devono far perdere di vista l’attuale contesto caratterizzato da un calo della domanda determinato dalla contrazione della produzione industriale e dall’alto costo dell’indebitamento per le imprese. A questo si aggiungono le difficoltà legate alle prossime scadenze relative all’introduzione del tachigrafo smart di seconda generazione (dal 21 agosto prossimo) e ai sistemi avanzati di sicurezza Adas e cybersecurity (dal 2024), che determinano un ritardo nelle decisioni di investimento, a detrimento del processo di rinnovo del parco circolante”.
Quindi, l’associazione dei costruttori esteri chiede al Governo “d’individuare soluzioni ponte che consentano l’adozione di veicoli di ultima generazione attraverso un piano di sostegni pluriennale che salvaguardi la neutralità tecnologica. Solo attraverso questo approccio potremo garantire la riduzione delle emissioni e un elevato livello di sicurezza stradale a prescindere dalle eventuali revisioni delle normative europee, che al momento appaiono ben lontane dall’essere prese in esame”.