I dati ministeriali mostrano che per il 2017 gli autotrasportatori hanno chiesto contributi per 49.255.426,26 euro, a fronte dei 35.950.177,00 stanziati per l'anno precedente, producendo così un eccesso di domanda rispetto ai fiondi disponibili, tranne nel caso delle casse mobili con portacasse. La richiesta maggiore è giunta per l'acquisito di veicoli industriali Euro VI a contro la rottamazione di un veicolo più vecchio: le domande hanno raggiunto i 18.471.500 euro, mentre i fondi previsti sono solo di 10 milioni e ciò comporterà una riduzione dell'erogazione del 46% (ossia intorno a 6500-6700 euro per veicolo). Seguono le richieste per l'acquisto di rimorchi e semirimorchi intermodali, che hanno toccato 16.685.976,26 euro contro 14,4 milioni erogati e in questo caso le imprese riceveranno il 13% meno di quanto previsto inizialmente.
Per l'acquisto di autoveicoli ad alimentazione alternativa, le imprese hanno chiesto 13.699.300 euro contro i dieci milioni stanziati, quindi subiranno una riduzione del 23%. Infine, per l'acquisto di otto casse mobili con portacasse sono giunte richieste per 398.650 euro contro uno stanziamento di 1.050.177 euro, quindi in questo caso l'incentivo sarà erogato secondo le previsioni. Questa situazione potrebbe comunque cambiare perché è ancora in corso la verifica sulla regolarità delle domande e se ne saranno scartate alcune la cifra unitaria potrebbe aumentare.
Resta in sospeso la legittimità di ottenere il contributo per l'acquisto di camion Euro VI a fronte della dismissione di veicoli vecchi che invece della rottamazione sono stati esportati in Paesi extra-comunitari. L'associazione dei rottamatori ha presentato un ricorso al Tar del Lazio contro tale possibilità, che ha vinto, quindi il ministero dei Trasporti ha presentato appello al Consiglio di Stato e si attende ancora una risposta. Fino a una sentenza definitiva, il ministero dei Trasporti ha sospeso l'erogazione del contributo, ma solo in questo caso.
A giugno è iniziata l'erogazione a formula piena dei primi contributi relativi agli investimenti del 2016 per l'acquisto degli autoveicoli a trazione alternativa, per quelli con motore Euro VI sopra 11,5 tonnellate con rottamazione e di un gruppo di otto casse mobili con portacasse. Si prevede invece una riduzione del 43-45% per il contributo relativo all'acquisto di equipaggiamenti intermodali, perché la richiesta ha raggiunto i 16 milioni, a fronte di uno stanziamento di 9 milioni. Il decreto sugli investimenti fatti nel 2018 è stato firmato, ma deve essere ancora approvato dalla Corte dei Conti prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
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