Tra le immatricolazioni dei veicoli industriali, le più interessanti per individuare le tendenze dell'autotrasporto internazionale sono quelle relative ai veicoli che hanno massa complessiva superiore a sedici tonnellate. In questo segmento la ricerca di Automotive Aftermarket Intelligence mostra un calo generalizzato delle immatricolazioni dal 2007 al 2017, tranne che in Polonia, dove si passa da 16.401 a 25.314 immatricolazioni, con un aumento di ben il 54%. Tra i Paesi orientali cala in modo rilevante la Romania, da 8762 a 5662 immatricolazioni (-35%), mentre a occidente spicca il caso dell'Italia con un calo del 23% (da 25.450 a 19.633 immatricolazioni), valore che sale al 27% se consideriamo l'intera fascia dei veicoli sopra le 3,5 tonnellate. In rosso, seppure se in modo meno rilevante, troviamo anche la Francia (-8%, da 48.163 a 44.452 immatricolazioni) e la Germania (-4%, da 67.797 a 64.747 immatricolazioni).
Nel segmento opposto, ossia quello dei veicoli con massa complessiva fino a 3,5 tonnellate, la tendenza è simile. Anche in questo caso, infatti, cresce la Polonia dalle 22.405 immatricolazioni del 2007 alle 27.658 del 2017 (+23%). L'Italia è scesa del 27%, anche se tale percentuale è migliorata dal 2015, quando segnava -55%. In Francia e Germania l'andamento delle immatricolazioni dei veicoli leggeri è peggiore di quello dei pesanti, con un calo, rispettivamente, dell'11% e del 13%.
Massimiliano Barberis
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