Fiammata d’immatricolazioni italiane dei veicoli industriali a novembre 2023, con un aumento del 23,4% rispetto allo stesso mese del 2022. Nel mese, la Motorizzazione ha immatricolato 2.615 veicoli con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate e tutte le fasce di peso mostrano valori positivi, anche se come avviene sempre, quella più consistente resta la pesante. Infatti le immatricolazioni tra 3,51 a 6 tonnellate sono state solo 85 (+23,2%) e quelle dei veicoli tra 6,01 e 15,99 tonnellate sono state 326 (+32,1%). Le altre 2.204 immatricolazioni riguardano i veicoli con massa complessiva uguale o superiore a 16 tonnellate (+32,1%).
Resta in positivo a doppia cifra anche il dato aggregato dei primi undici mesi del 2023, con un incremento di oltre 3.800 unità in volume, e il comparto dei veicoli pesanti mostra una crescita del 17,5%. Che alla fine dell’anno aumentino le immatricolazioni non è una novità, perché molte imprese vogliono ricevere le fatture entro il 31 dicembre per motivi fiscali. Paolo Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’Unrae, ammonisce che questo risultato “non deve rischiare di deviare l’attenzione dalla realtà contingente”.
Starace aggiunge che “la contrazione della domanda, infatti, è in corso ormai da mesi e lascia presagire una partenza del 2024 in forte salita”. Un elemento positivo riguarda “i primi segnali tangibili di un cambio di rotta verso l’adozione di soluzioni a zero emissioni. Di fatto, sebbene i volumi siano ancora molto ridotti, le immatricolazioni di veicoli industriali elettrici sono più di cinque volte superiori a quelle registrate nel 2022, mentre la quota di veicoli a gas naturale si è ridotta del 64%”.
Vista l’importanza della transizione energetica, l’Unrae rinnova l’invito urgente al Governo per “un sostegno fattivo al rinnovo del parco veicolare”. In particolare, Starace ricorda l’impegno a un Tavolo ministeriale permanente dedicato a questo argomento, con la partecipazione dei rappresentanti di tutti gli operatori interessati. Inoltre, l’Unrae ribadisce la richiesta di un fondo pluriennale per contributi all’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale, che finora è “rimasta inascoltata”.