Ad aprile 2023 in Italia la Motorizzazione ha immatricolato 1.134 rimorchi e semirimorchi con massa a terra superiore a 3,5 tonnellate, con un forte calo del dieci percento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Termina così un periodo di crescita continua e il risultato di aprile porta l’intero primo quadrimestre a una sostanziale stasi rispetto a quello dello scorso anno: 5.482 immatricolazioni contro le precedenti 5.444. è una tendenza prevista, come spiega il coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di Unrae, Michele Mastagni, precisando che “le attuali immatricolazioni riflettono ordini acquisiti da più di sei mesi”.
Per invertire, o comunque rallentare, questo andamento, Mastagni chiede la rapida erogazione degli incentivi stanziati dal ministero dei Trasporti per l’acquisto di veicoli trainati adibiti al trasporto intermodale, pari a 7,5 milioni di euro: “Queste risorse, seppure molto ridotte rispetto a quelle concesse in altri Paesi europei, quali ad esempio la Germania, dove si sta valutando un piano triennale da circa 230 milioni, risultano al momento fondamentali per il rinnovo del parco circolante italiano di rimorchi e semirimorchi, che conta ad oggi un’età media di diciassette anni”.
Unrae chiede anche la circolazione di complessi veicolari allungati, come è stato fatto in altri Paesi europei, rispettando il limite dei 18,75 metri stabilito dal Codice della Strada. Mastagni spiega che “questa soluzione innovativa permetterebbe una maggiore efficienza nei viaggi da parte delle imprese di autotrasporto e un conseguente abbattimento delle emissioni nel trasporto merci, a vantaggio sia della sostenibilità ambientale che della sicurezza stradale”.