Il mercato dei veicoli industriali in Italia ha subito un brusco rallentamento nei mesi estivi del 2024. Secondo i dati forniti dal Centro Studi e Statistiche dell'Unrae, basati sulle immatricolazioni del ministero dei Trasporti, luglio ha registrato un calo del 6,9% rispetto allo stesso mese del 2023, con 2.595 veicoli immatricolati rispetto ai 2.788 dell'anno precedente. Tuttavia, è stato agosto a evidenziare la crisi più marcata, con un tracollo del 45,4%, passando da 2.512 veicoli immatricolati nel 2023 a solo 1.372 nel 2024.
L’analisi dettagliata per fasce di peso evidenzia una contrazione in quasi tutti i segmenti. I veicoli più leggeri, con una massa totale a terra compresa tra 3,51 e 6 tonnellate, hanno fatto eccezione a luglio, registrando un incremento dell'81,6% con 89 unità immatricolate rispetto alle 49 del 2023. Tuttavia, ad agosto, anche questo segmento ha visto una riduzione, con un calo del 6,4%.
Per quanto riguarda i veicoli pesanti, ossia quelli con massa superiore a 16 tonnellate, luglio ha registrato una flessione del 9,5%, con 2.171 unità immatricolate rispetto alle 2.400 dello stesso mese del 2023. Ad agosto, la situazione è peggiorata notevolmente, con una riduzione del 46,1%, passando da 2.169 veicoli immatricolati a solo 1.170. I veicoli medio-leggeri, tra 6,01 e 15,99 tonnellate, hanno subito una leggera contrazione dell'1,2% a luglio, ma ad agosto hanno registrato il crollo più drastico con un calo del 46,6%, da 296 a 158 veicoli.
Nonostante questi segnali negativi, il bilancio complessivo dei primi otto mesi del 2024 segna un lieve incremento dell'1,9% nelle immatricolazioni, con un totale di 20.806 veicoli immatricolati. Tuttavia, il presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae, Paolo Starace, esprime forte preoccupazione per l'andamento del mercato: "Gli ultimi dati ci consegnano un quadro chiaro: la flessione di luglio e il tracollo di agosto, in particolare per i veicoli pesanti, hanno eroso gran parte della crescita registrata nel primo semestre. Questi segnali, già ampiamente preannunciati, lasciano intendere che il trend negativo proseguirà nei prossimi mesi."
Starace ha anche sottolineato come il diesel continui a dominare il mercato, con una quota del 98,3% nel segmento dei veicoli pesanti, sostenuto da incentivi come la Sabatini green, che favorisce i veicoli alimentati a biodiesel e Hvo. Tuttavia, le tecnologie alternative faticano a emergere, con l'elettrico fermo allo 0,1% del mercato e il Gnl incapace di imporsi.
Il presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae ha evidenziato la necessità di un intervento governativo per garantire stabilità al settore e pianificare un futuro certo per l'autotrasporto. In particolare, ha richiamato l'attenzione sulla questione del biodiesel, che non viene incluso nel calcolo del Vecto, lo strumento utilizzato per misurare la decarbonizzazione dei costruttori, e sulla difficoltà di sostenere economicamente gli investimenti nelle tecnologie alternative.
“È dunque necessario un intervento del Governo per garantire stabilità e delineare un futuro certo per il settore dell’autotrasporto”, ha affermato Starace, aggiungendo che sarebbe auspicabile l’avvio di tavoli di confronto con i ministeri competenti per definire strategie di lungo termine da presentare in sede europea. Tra le priorità indicate da Starace vi è la revisione del metodo di calcolo del footprint di CO2 per l’utilizzo del biodiesel e l'adozione di misure coerenti con gli obiettivi europei, che siano applicabili uniformemente in tutti gli Stati membri, al fine di evitare distorsioni della concorrenza.