Il 2021 inizia in positivo per i veicoli industriali con la massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate: l’Unrae comunica che in Italia sono state immatricolate 2330 unità, ossia il 9,5% in più rispetto all’anno precedente. Però è presto per parlare di ripresa, dopo un 2020 negativo a causa della Covid-19. Infatti le immatricolazioni di gennaio si riferiscono ancora alle vendite concluse le ultime settimane dell’anno precedente. Analizzando i dati per segmento di peso, si conferma la crisi dei veicoli medi: a gennaio sono state immatricolate solo 40 unità di quelli tra 3,51 a 6 tonnellate (-9,1%) e 280 unità di quelli tra 6,01 a 15,99 tonnellate (+4,5%). Crescono invece a due cifre (+10,7%) i veicoli con massa complessiva superiore a 16 tonnellate (2010 unità).
“Il dato di gennaio 2021 sembra confermare l’andamento positivo registrato già a partire dal luglio dello scorso anno”, spiega Paolo Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae. “In un contesto d’incertezza generale ed economica, l’Unrae stima per il 2021 un mercato in crescita del 9%, ma un ritorno ai livelli pre-Covid (2019) potrà verificarsi non prima del secondo semestre 2022. Con tale prospettiva se si vuole davvero rilanciare il settore andando verso una crescente sostenibilità ambientale e una maggiore sicurezza stradale, occorre rendere strutturali i contributi per gli investimenti nell’autotrasporto, rivedendo in modo realistico le quote di finanziamento per le diverse categorie e tipologie di alimentazione disponibili sul mercato, focalizzandosi prevalentemente sul rinnovo del nostro parco circolante, tra i più vecchi d'Europa, e tenendo in considerazione che la quota dei veicoli alternativi ad oggi rappresenta solo il 5,6% del mercato”.