Una clamorosa svolta sulla lunga vicenda dei risarcimento per il cartello sui prezzi dei veicoli industriali sanzionato dalla Commissione Europea sarebbe avvenuta al Tribunale regione di Monaco di Baviera durante l’udienza del 29 febbraio su una causa intentata dall’associazione Camion Pro. In quell’aula sta avvenendo l’Appello del risarcimento chiesto alla Man e l’associazione afferma di avere presentato alla Corte informazioni riservate della Commissione Europea, che permetterebbero di chiedere risarcimenti più elevati da parte degli acquirenti dei veicoli.
Secondo Camion Pro, i contatti tra i costruttori per determinare i prezzi dei veicoli sarebbero iniziati prima del 1997, anno pubblicamente considerato dall’Antitrust europea, ma risalirebbero addirittura alla metà degli anni Ottanta. L’associazione afferma di avere presentato tale documentazione già nel 2022, ma non sarebbe stata presa in considerazione dai giudici del primo grado e ora ci riprova in Appello.
Andreas Mossyrsch, membro del consiglio di Camion Pro, spiega che queste informazioni provengono dai fascicoli dell’inchiesta della Commissione Europea, ma non sono stati resi pubblici. L’associazione – che non vuole spiegare come ha ottenuto questi documenti - afferma di avere “informazioni dettagliate sugli incontri e sui nomi delle aziende partecipanti, sulle persone, sui contenuti e sui luoghi in cui sono stati stipulati gli accordi”.
Mossyrsch spiega che “ciò crea un quadro completamente diverso delle dimensioni e della qualità del cartello dei camion rispetto a quanto precedentemente noto”. Per comprendere questa affermazione, bisogna precisare che la difesa dei costruttori di veicoli industriali sostiene che gli accordi di cartello non hanno comportato un aumento dei prezzi per i clienti e quindi non è stato causato alcun danno, rendendo così ingiustificate le richieste di risarcimento.
Per dimostrare questa loro affermazione, i legali dei costruttori si basano su analisi economiche della concorrenza che esaminano l'andamento dei prezzi dei veicoli industriali durante il periodo considerato dalla Commissione Europea, ossia dal 1997 al 2011, giungendo alla alla conclusione che durante questo periodo non si rileva alcun aumento dei prezzi correlato al cartello. Secondo Camion Pro questo argomento sarebbe ribaltato dalla documentazione presentata a Monaco.
"Se è vero che gli accordi di cartello iniziarono a metà degli anni Ottanta, ciò significherebbe che gli esperti di tutta Europa hanno valutato il periodo sbagliato e che l'effetto del cartello degli autocarri sui prezzi di mercato nel 1997 si manifestava già da tempo", spiega Andreas Mossyrsch. "Il danno complessivo sarebbe quindi significativamente più elevato di quanto precedentemente noto e verificabile”.