Nel giro di 48 ore, tra il 17 e il 18 marzo 2020, il coronavirus è riuscito a fermare diversi gli stabilimenti che producono veicoli industriali e commerciali in Europa. La decisione è stata presa dagli stessi costruttori per affrontare la pandemia di Covid-19 e la prevista crisi economica. I marchi che entro la sera del 18 marzo hanno annunciato il blocco degli stabilimenti (già avvenuto o previsto nei prossimi giorni) sono Renault Trucks, Mercedes-Benz e Scania, ma non è escluso che qualcun’altra delle “sette sorelle” del camion segua il loro esempio nei prossimi giorni, soprattutto se l’epidemia si espande nel resto del continente con l’intensità italiana. Si fermano anche alcuni impianti di veicoli commerciali, tra cui quelli di Ford Europa, Fca e Volkswagen. Nessuno ha comunicato la ripresa degli impianti.
La causa del fermo è duplice. Una è immediata e serve per contrastare la pandemia di Covid-19 soprattutto negli ambienti, come la produzione, dove è impossibile mantenere le distanze tra i lavoratori e dove sarebbe troppo costo adottare sistemi di protezione individuale. Il secondo motivo è economico, perché le aziende intendono prendere tempo per valutare l’impatto sulle vendite che avrà la pandemia e che generalmente è previsto molto negativo.