Come ogni anno, anche nel dicembre 2022 il Governo pubblica un Decreto, soprannominato Milleproroghe, che sposta i termini di alcune Leggi. In realtà le proroghe non sono mille, anzi quest’anno pare che l’esecutivo si sia limitato a pochi rinvii, deludendo le attese degli autotrasportatori e della filiera industriale e commerciale del settore automobilistico perché il testo non contiene l’estensione di almeno sei mesi dei termini di consegna dei beni strumentali tradizionali, tra cui rientrano i veicoli utilizzati dalle imprese che effettuano servizi di trasporto.
Lo segnalano diverse associazioni, spiegando che tale rinvio sarebbe necessario per almeno sei mesi, nell’ambito dei contributi concessi per il rinnovo delle flotte. Ciò “a causa delle ben note problematiche di rallentamento su tutte le principali catene di approvvigionamento, shortage di chip, materie prime e semi-lavorati”, che possono non riuscire a rispettare le scadenze previste dalla Legge di Bilancio 2021, come spiegano le associazioni.
É una situazione comunicata la Governo “con largo anticipo”, ma purtroppo “il grido d’allarme congiunto con i clienti non ha sortito effetti e oggi le imprese di trasporto rischiano di veder pregiudicato l’accesso ad una delle principali misure di sostegno agli investimenti degli ultimi anni, che, tra l’altro, non sarà più operativa nel 2023”. Le associazioni sperano che durante la conversione in Parlamento del Decreto sia inserita anche questo rinvio, che riguarda i contributi relativi ai veicoli ordinati nel 2021 e nel 2022.