Il 27 febbraio 2023 potrebbe terminare la breve esistenza della società tedesca Clean Logistics, nata per convertire veicoli industriali da diesel a elettrici tramite un assale elettrico da lei sviluppato e che si era specializzata nello sviluppo di camion a celle a combustibile alimentati a idrogeno, per i quali ad agosto 2023 dichiarò di aver ricevuto ordini per cinquemila unità da JP Joule. Sarebbe stato il più importante ordine di questo tipo finora stilato, ma il 24 febbraio la società ha comunicato che il 27 febbraio dovrebbe presentare una richiesta d’insolvenza.
Questo è l’epilogo di una crisi emersa già il 21 dicembre del 2022, quando la stessa Clean Logistics annunciò di essere in una situazione finanziaria difficile e che avrebbe attuato un aumento di capitale emettendo 2,7 milioni di nuove azioni, col fine di reperire 4,9 milioni. I principali acquirenti avrebbero dovuto essere i creditori, tramite una conversione del debito in azioni. Alla fine dello stesso mese, il cofondatore e presidente del Cda, Dirk Lehmann, si dimise. Un’altra azione che segnalava la crisi aziendale è stata la cessione del produttore olandese di autocarri elettrici Ginaf, acquisito solo cinque mesi prima, con l’obiettivo di ridurre l'indebitamento.
La principale causa dell’insolvenza sembra essere una sbagliata previsione dell’andamento finanziario, perché la società ha raccolto dal mercato finanziario nel 2022 cinque milioni di euro in meno rispetto ai suoi calcoli. Quindi, alla fine dell’anno non è stata in grado di acquisire i fondi necessari per finanziare l'espansione dell’attività prevista. Inoltre, la cessione di Ginef ha impedito a Clean Logistics sia di ottenere formalmente lo stato di costruttore indipendente di veicoli industriali e quindi di poter omologare nuovi modelli in Europa, sia di usare le sue competenze.
Ciò ha impedito a Clean Logistics d’iniziare la produzione in serie di veicoli industriali a idrogeno nel 2023 e ha costretto la società a cercare una collaborazione strategica. Ancora all’inizio del 2023, la società sperava di acquisire nuove risorse e trovare un partner, rivedendo il suo piano industriale. In tale contesto, l’avvio della produzione venne rimandato al 2026, con una riduzione delle previsioni vendita. Ma non è apparso nessun partner o ulteriori finanziatori, da qua l’annuncio dell’insolvenza dal 27 febbraio.
Clean Logistics è nata nel 2019 da un’idea di Dirk Graszt, che prima era amministratore delegato della società di trasporto Harry, e Dirk Lehmann. L’attività iniziò convertendo veicoli industriali e autobus da diesel a elettrici. Nel 2021 iniziò i test del primo camion elettrico progettato in casa, battezzato Hybatt. È alimentato da celle a combustibile collegate a un serbatoio d’idrogeno che assicura un’autonomia fino a 500 chilometri.