Michele Mastagni, a capo della parte commerciale italiana della Kögel, si mostra molto soddisfatto dei dati dello scorso anno con oltre duemila immatricolazioni tricolore: "Siamo in continua crescita in Italia e una sede principale ha una sua fondamentale importanza nei programmi di sviluppo italiani ed europei, A metà 2018 l'andamento del mercato non è più così accattivante perché le immatricolazioni hanno avuto un lieve calo. Il nuovo Governo dovrebbe fare bene per il trasporto come il precedente, ma finché non si vedono le proposte gli acquisti languono. I clienti stanno aspettando altri incentivi. Il parco mezzi italiano è troppo vecchio, ha rimorchi pesanti, che consumano e molto poco sicuri. Un camion moderno ha una serie di tecnologie per la sicurezza del carico e del mezzo stesso che devono dialogare con il semirimorchio 24 ore su 24. I vecchi semirimorchi ne sono del tutto privi, basta pensare agli impianti frenanti".
Kögel ha incontrato la stampa all'inizio luglio a Monaco di Baviera per illustrare che cosa esporrà allo IAA 2018, mostrando la potenza del terzo costruttore europeo di rimorchi d'Europa. "Stiamo investendo sul post vendita", aggiunge Massimo Dodoni, amministratore delegato vendite di Kögel per i veicoli nuovi e usati e l'aftermarket, "e dai 16.750 trailer prodotti nelle nostre tre fabbriche nel 2017 arriveremo quest'anno a 20mila". Il Gruppo ha integrato anche il potenziale del brand Humbaur (specializzato in veicoli per il trasporto dell'ultimo miglio), che tramite Ulrich Humbaur ha acquisito la Kögel alcuni anni fa, ha una capacità di circa 70mila trailer all'anno, un fatturato di 580 milioni di euro e 1700 dipendenti. Per il 2018 ha in previsione nuovi investimenti per aumentare l'efficienza e la produttività con altri impianti di saldatura e sistemi di avvitamento robotizzati. "Per l'Europa del Sud", prosegue Dodoni, "attualmente abbiamo un portafoglio ordini di 6.500 rimorchi, con una crescita del 63 per cento, con una previsione finale di 10mila ordini. Per l'Europa occidentale si parte da 5.700 ordini, una crescita del 34 percento e una previsione finale di ottomila ordini. Nel complesso attualmente le cifre reali parlano di 12.087 ordini che rappresentano rispetto al 2017 una crescita del 48,13 percento, che ci porterà a superare senza dubbio le 18mila unità".
Massimiliano Barberis
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