Dopo un lungo periodo di crescita ininterrotta, il veicolo industriale inizia a frenare. A luglio 2017, Unrae rileva nel segmento di massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate 2225 immatricolazioni contro le 2408 dello stesso mese del 2016, con un calo percentuale del 7,6%. Ad agosto, le immatricolazioni sono state 1255, contro le 1283 del 2016, scendendo quindi del 2,2%. Comunque, considerando i primi otto mesi dell'anno la tendenza resta positiva: 15.421 unità immatricolate, contro le 14.422 dell'anno precedente, segnando un incremento del 6,9%.
Restringendo l'analisi sul segmento più pesante, ossia quello con massa superiore a 16 tonnellate, a luglio sono state immatricolate 1745 unità (-2,4%) e ad agosto 1025 (in questo caso con aumento del 3,1% rispetto all'anno precedente). Da gennaio ad agosto, Unrae rileva 12.363 unità immatricolate indicano un incremento del 9,9%.
Di fronte questi dati, il presidente di Unrae, Franco Fenoglio, spiega che "lo scorso anno di fronte al notevole incremento del mercato che si registrava nel corrispondente periodo dell'anno, sottolineammo la forte necessità di dare maggiori certezze normative e individuare percorsi strutturali, di portata pluriennale, per sostenere il mercato. Oggi, di fronte alla contrazione che stiamo registrando, di entità e durata difficile da prevedere, non possiamo che ribadire la richiesta di provvedimenti strutturali, che diano certezza agli operatori".
A tale proposito, ricordiamo che il 1° agosto 2017 la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il Decreto Ministeriale del 20 giugno 2017 che riporta le modalità per chiedere i contributi previsti per gli investimento nell'autotrasporto. Le imprese potranno presentare le domande di finanziamento dal 18 settembre 2017 al 15 aprile 2018. "Nutriamo la speranza che la riapertura dei termini della presentazione delle domande a valere sui fondi per gli investimenti 2017 dia una nuova spinta al rinnovo del parco verso una effettiva maggior sostenibilità ambientale", commenta Fenoglio.
Sulle modalità di erogazione, il presidente dell'Unrae aggiunge che "riteniamo che l'incremento del contributo unitario ai veicoli con motorizzazione diesel della classe Euro VI, che ancora rappresentano la maggioranza assoluta del mercato, e per il quale Unrae si è battuta, vada certamente in questa direzione".
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