Prosegue la tempesta finanziaria di Nikola Motors, scatenata dalle elevate perdite e dall’indebitamento. Per ridurre quest’ultimo, la società americana ha venduto a Iveco la sua quota della joint-venture per la produzione e vendita di camion elettrici in Europa, mantenendo le attività americane. Ma i 35 milioni di dollari così ricevuti non sembrano bastare a rassicurare gli investitori e il valore delle sue azioni al Nasdaq è crollato a 0,55 dollari, a fronte di un picco nel passato di ben 65,90 dollari, quando era al comando ancora il suo fondatore Trevor Milton, scalzato dalla poltrona di Ceo nel settembre 2020 perché accusato di false dichiarazioni che hanno influenzato il titolo.
Poi, il valore delle azioni di Nikola Motors è sceso fin sotto un dollaro e dopo che è rimasto sotto questa soglia per trenta giorni consecutivi, il Nasdaq ha avvisato la società che stava rischiando il delisting, ossia l’uscita dalla Borsa (come è previsto dalla sue regole). Per evitare tale eventualità, Nikola Motors deve riportare il valore sopra il dollaro per almeno dieci giorni consecutivi e ha tempo di farlo sino a novembre 2023. È infatti prassi del Nasdaq concedere un periodo di grazia alle società quotate.
Ma per ora la situazione non pare migliorare e il 6 giugno 2023 il valore delle azioni di Nikola Motors si è aggirato intorno ai 0,55 centesimi, ossia la metà del necessario per restare nel Nasdaq. La notizia del divorzio da Iveco non ha certo giovato alla società statunitense, che così ha perso il mercato europeo e la collaborazione con uno storico costruttore di veicoli industriali presente a livello globale.
Ma anche in ambito nazionale le cose non vanno bene. Presentando i risultati del primo trimestre 2023, Nikola Motors ha annunciato di sospendere la produzione di serie dei camion elettrici a batteria, perché non riesce a venderli. Infatti, nel primo trimestre ne ha prodotti 63, vendendone poco più della metà (33).
D’ora in poi li produrrà solo su ordinazione, mentre intende concentrare lo sviluppo dei modelli elettrici a celle a combustibile, alimentati con idrogeno. Di questi ultimi ha ricevuto 140 ordini da dodici imprese. La società dichiara di volersi dedicare anche ai sistemi di guida autonoma e alla distribuzione dell’idrogeno, per cui ha siglato un’alleanza con la società Voltera Power.