Il 2023 è stato un anno decisamente positivo per Italscania, con 3.500 veicoli industriali pesanti immatricolati, in un mercato che raggiunge le 25mila unità. Si tratta di una penetrazione del 14,1% e ciò significa – hanno dichiarato i vertici della società in una conferenza stampa del 20 dicembre 2023 – che Scania è il primo marchio estero.
Soffermandosi in generale sul mercato italiano, il costruttore svedese precisa che la forte crescita d’immatricolazioni registrata quest’anno, pari al 15%, deriva anche dalla coda accumulata nei due anni precedenti a causa dei ritardi delle consegne di tutti i marchi e già ora si percepisce una flessione della domanda. Anche nel 2023 è proseguito il calo dei veicoli a gas naturale, che nel 2021 erano il 6% delle immatricolazioni, nel 2022 il 3% e quest’anno l’1,5%.
Nonostante la flessione delle vendite prevista nel 2024, l’amministratore delegato di Italscania, Enrique Enrich, si pone come obiettivo di raggiungere quattromila unità. Ma oltre i numeri, Italscania sottolinea l’aspetto qualitativo: nel 2023 ha consegnato 900 veicoli con motori V8 a 550 clienti (di cui quasi un terzo sono grandi flotte) e il 35% di tutte le consegne ha la cabina S. “Gli autotrasportatori stanno investendo anche per gli autisti e Scania è un fattore per attrarli”, precisa Daniel Dusatti, direttore vendite d’Italscania.
L’Italia sta rispondendo bene anche all’ultima generazione Super, che rientra nella categoria 3 dell’eurovignetta, quella più virtuosa in termini ambientali per un veicolo diesel. Una caratteristiche che è importante soprattutto per chi svolge autotrasporti internazionali, perché consentirà di assorbire meglio l’aumento dei pedaggi in Germania e Austria. Secondo le valutazioni di Scania, chi viaggia con un Super può risparmiare, rispetto a un veicolo di categoria 1, fino a 4.800 euro in cinque anni sulle strade tedesche.
Sempre in termini ambientali, Paolo Carri, direttore marketing e responsabile delle soluzioni sostenibili d’Italscania, sottolinea che Scania offre un’ampia gamma di possibilità: “Siamo stati pionieri nell’offrire motori compatibili col biocarburante Hvo, per il quale in Italia ci sono già oltre 700 distributori e presto saranno mille. Non abbiamo fermato lo sviluppo dei motori a biometano, presentandone due nuovi quest’anno, e nel 2024 inizieremo le consegne del trattore elettrico. A tale proposito, ricordo che Scania ha sviluppato al proprio interno le soluzioni di ricarica, che fornisce non solo agli autotrasportatori, ma anche ai loro committenti”.
Nel 2023 Scania è cresciuta anche nella rete di vendita e assistenza con tre nuovi ingressi. Oggi conta diciotto concessionarie e 112 officine. Il costruttore svedese sta introducendo anche l’innovativo concesso di Service-on-site, ossia la creazione di un’officina Scania nelle sede dell’autotrasportatore per svolgere la manutenzione ordinaria. Andrea Carolli, direttore Rete Italia, annuncia che sono già operativi quattro impianti e altri quattro sono programmati. È un servizio dedicato alle flotte più grandi, che così possono ridurre i tempi di fermo macchina.